mercoledì 23 marzo 2011

Le magnifiche sette: Regole per una politica pulita

1) Consentire un effettivo ricambio della classe dirigente, anche a livello comunale, ponendo il limite dei due mandati per i candidati consiglieri. Non è tollerabile che si occupino gli scranni del consiglio comunale anche per 20anni di fila.

2) Maggiore qualità e competenza nella giunta comunale. Il nesso voti - incarico di assessore deve essere rotto, cercando di unire capacità politiche a conoscenze tecniche indispensabili per occuparsi della cosa pubblica.

3) E’ ora di finirla con la lottizzazione delle partecipate e consorzi.  Si possono sostituire i consigli di amministrazione con amministratori unici, risparmiando denaro pubblico e dando più efficienza agli enti gestiti. Attribuire i relativi incarichi sulla base della valutazione e selezione di curriculum e capacità, indirizzandosi prioritariamente verso giovani tecnici e laureati

4) Trasparenza nei concorsi pubblici. I bandi di concorso non debbono prevedere requisiti troppo specifici da ingenerare la sensazione che siano ad personam.
Nel caso di partecipazione alle selezioni di persone già legate da rapporti di dipendenza anche a tempo determinato con il comune, le commissioni debbono essere composte solo da membri esterni.

5) I candidati Sindaci e consiglieri debbono impegnarsi pubblicamente a non accettare contributi elettorali da imprenditori edili e che comunque hanno o possono avere rapporti economici con il comune.

6) Il sindaco non deve essere un monarca e non deve avere deleghe da assessore. Il consiglio comunale deve recuperare il proprio ruolo di organo di indirizzo e controllo e non limitarsi ad essere unicamente la sede di ratifica delle decisioni del sindaco e della giunta.

7) Proponiamo l’adozione con voto formale del “Codice Europeo di comportamento per gli eletti”, approvato dal Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, che interviene sui temi delle campagne elettorali, dei conflitti d’interessi, del clientelismo, del cumulo delle cariche e della corruzione.

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